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Radionica


Cos’è la Radionica

La Radionica è una branca della Parapsicologia ma anche una Scienza di Confine, che studia gli Influssi della Mente e del Pensiero sulla Materia. E con essi interagisce.

Per spiegare la Natura del Fenomeno e quali sono i Principi su cui si basa, faremo una piccola digressione con dei cenni sulla Teoria dei Quanti.

Le Teorie della Fisica Quantistica dimostrano che tutto questo è possibile, ossia che la Mente dell’Operatore possa Influire sulla Materia, quando asseriscono che in Fisica ogni Fenomeno nel Mondo o nel Cosmo avvengono perché è presente un Osservatore. In buona sostanza, l’Universo Esiste perché vi sono degli Osservatori.

Cerco di chiarire meglio questa nozione.

Nella Meccanica Quantistica il termine Entanglement deriva dall’inglese «to entangle» che significa: «impigliare, intricare, ma anche «trama». Questo Fenomeno Quantistico stabilisce che se due o più Particelle sono collegate tra loro, le Azioni o le Misure Eseguite su una di essa hanno Effetto Immediato sulle altre.

Tale Fenomeno è anche detto Correlazione Quantistica.

Questo legame, sussiste anche quando le Particelle stesse si trovano a distanze molto estese, alcune volte con risvolti imponderabili e stupefacenti. Difatti, ed è stato suffragato tramite Sperimentazioni, che la Misurazione delle Proprietà di una Particella influenzi anche quella di un’Altra.

Questo Comportamento anomalo delle Particelle, alquanto multiforme ed imponderabile, evoca un’Interpretazione Probabilistica per quello che concerne sia la Posizione che il Comportamento.

Tale Fenomeno è convalidato dal Principio di Indeterminazione di Heisenberg, il quale afferma che: «maggiormente conosci il moto di una particella, in maniera minore puoi conoscere la sua posizione e viceversa».

Questa Teoria trova conferma nel Fenomeno Sperimentale che sancisce che Ogniqualvolta si effettua una Misura di Posizione di una Particella si influisce sul Comportamento della stessa.

Ritorniamo al Principio che asserisce: l’Universo Esiste perché vi sono degli Osservatori.

Qualunque Evento Quantistico viene influenzato dall’Osservatore, il fisico John Archibald Wheeler parla di «Partecipatore». Egli considera l’implicazione dell’Osservatore come il risvolto più considerevole della Meccanica Quantistica, sostituendo il termine ‘Osservatore’ con ‘Partecipatore’: «Nel principio quantistico nulla è più importante di questo fatto, e cioè che esso distrugge il concetto di mondo inteso come qualcosa che sta fuori di qui, con l’osservatore a distanza di sicurezza, separato da esso da lastre di vetro spesse venti cm. Anche quando osserva un oggetto così minuscolo come un elettrone, l’osservatore deve spaccare il vetro, deve entrare… l’universo è in un certo qual modo un ”Universo Partecipatorio”».

Torniamo al Fenomeno Radionico. Sulla sua Storia si potrebbe scrivere un capitolo a parte ma, per il momento, ci limiteremo a dare degli sparuti cenni.

La Radionica è nata agli inizi del ‘900 ed è stata caratterizzata due Correnti Principali: La Scuola Franco-Belga rappresentata dai Fratelli Servranx, contraddistinta per l’uso di Grafici che contenevano Segni, Figure Geometriche ed una Simbologia Diffusa, e la Scuola Americana impersonata dal Neurofisiologo Albert Adams per l’uso prevalente di Strumenti Elettronici.

Anche un grande antesignano della Scienza Radionica come l’inglese George de la Warr la definì «La scienza che studia l’azione della mente sulla materia e l’unione di tutte le cose».

Albert Abrams nelle sue indagini arguì che ogni Oggetto Materiale ed ogni Essere Vivente emette delle Radiazioni e, conseguenzialmente, ha una Specifica Frequenza, rilevabile tramite un Dispositivo Elettronico.

Ogni Essere possiede una propria Aura Energetica. Questa Frequenza muta in caso di Anomalie o al subentrare di determinate Patologie.

Ne consegue che, per mezzo di Grafici e Strumenti Radionici, sincronizzandoci con le debite Frequenze possiamo Interagire Benignamente con il Mondo e gli Esseri Viventi attorno a noi, nel Medesimo modo in cui le Particelle Interagiscono e vengono Influenzate dalle altre nella Meccanica dei Quanti.

Queste Interazioni vengono create tramite appositi Grafici Radionici o Dispositivi Elettronici che tendono a stabilire prima un’Empatia Energetica con il Soggetto da Trattare e poi mirano alla Risoluzione del Disturbo o dell’Anomalia.

Come avviene tale Procedimento?

Bisogna fare un debita premessa. I Grafici Radionici sono in realtà assimilabili ad i Sigilli ed i Glifi presenti nei Trattati Magici e nei Grimori, anzi e più precisamente, alcuni di loro sono veri e propri Sigilli tratti da quelle fonti.

A questo punto il quesito che potrebbe sorgere è quale potrebbe essere la Peculiarità o l’Evoluzione che la Radionica presenta nei confronti delle Pratiche Magiche Tradizionali.

La risposta è semplice. Gli Amuleti, i Talismani ed i Pentacoli che venivano costruiti in passato col Metodo Tradizionale, per estrinsecare i benefici decantati, dovevano agire a contatto con l’epidermide o quantomeno essere portati addosso alla persona che voleva beneficiare del loro influsso.

La Scienza Radionica elargisce medesimi Benefici della Talismanica, ma ha superato questa limitazione con l’utilizzo del Testimone. Questo è un oggetto che appartiene all’individuo che desidera avere un Trattamento Radionico ed è strettamente correlato ad esso (capelli, unghie, foto, ecc.).

È proprio tramite il Testimone che possiamo stabilire la retta correlazione fra il Soggetto da Trattare ed il Trattamento stesso, facendo entrare in Condizione di Risonanza gli stessi.

Ne consegue che il Grafico Radionico ed il Soggetto possono essere collocati fra loro ad una Distanza Indefinita e comunque beneficiare dell’influsso benigno del Trattamento Radionico.

In tale Armonia e Concordia entriamo in Risonanza con il Creato, l’Universo e la Manifestazione tutta, per sottendere a quel Desiderio di Manipolazione e Mutazione del Proprio Destino ad Libitum, oltreché della Realtà, sempre nel rispetto dei Desideri e delle Libertà altrui.

I Campi di Interazione della Scienza Radionica sono molteplici, vanno dalla Salute e Stabilità Psichica alla Vitalità, dalla Prosperità alla Realizzazione Professionale, alla Protezione contro le Energie Nefaste provenienti da Maledizioni o Malefici.

I Grafici Radionici vanno tracciati con Inchiostro Consacrato in ossequio sia ai Giorni che alle ore Magiche, oltreché tenendo presente i dettami dell’Astrologia Elettiva, ovvero, avendo l’accuratezza di optare per delle Dominanti Planetarie che elargiscono Energia, Prosperità e Benessere.

È bene precisare che per ottenere Determinati Effetti ed un Risultato Completo è idoneo impiegare svariati Grafici Radionici, soltanto con un Singolo Impiego non saremo in grado di Conseguire il Risultato Sperato.

Il numero dei Grafici idonei da impiegare per la Risoluzione di un Problema Specifico, ed il tipo degli stessi, scaturirà da una attenta Analisi Radiestesica Preliminare, effettuata da una Persona Esperta, perché ogni Caso Umano è una storia a sé.

La Tipologia dei Grafici Radionici è ripartita in massima parte in Quattro Categorie Principali, elencate in maniera progressiva nel rispetto della Procedura d’Uso.

Difatti, se voglio attivare un Grafico di Protezione Personale, devo procedere prima con la necessaria Purificazione del Testimone (Foto, ecc.), utilizzando prima un Grafico Purificatore, poi inserire lo stesso Testimone nel Grafico Valorizzatore ed infine collocarlo nell’apposito Grafico Protettivo.

Le Categorie Principali sono le seguenti:

  1. Grafici Purificatori – (Purificazioni Generiche di Oggetti o Purificazione dei Testimoni)
  2. Grafici Valorizzatori – (Valorizzazione Oggetti o dei Testimoni tramite Potenziamento Energetico)
  3. Grafici Protettivi – (Protezioni Generiche, Personali e Protezioni Casa)
  4. Grafici Emettitori – (Emanazione del Campo Energetico a Distanza per gli scopi più Svariati: Cure, Miglioramento della Condizione PsicoFisica, ecc.)

In conclusione, la Radionica si pone come un’Evoluzione dell’Occultismo Classico e, in particolar modo, per quello che concerne la Libertà d’Azione dell’Individuo e l’Estensione e la Stabilità nel Tempo degli Effetti Energetici.

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Cos’è l’Esoterismo

Cos’è l’Esoterismo

Prolusione: l’Etimo

Prima di poter spiegare diffusamente cos’è l’”Esoterismo”, cosa si cela dietro a tale controverso fenomeno, oppure a cosa sottende la Disciplina dell’Arcano, vorrei principiare con lo stabilire quale potrebbe essere l’origine etimologica del termine ed il conseguente significato metempirico.

Premetto col dire che gli studiosi spesso hanno dileggiato le etimologie caldeggiate dagli Esoteristi, senza comprenderle appieno o, addirittura ricusandole a priori senza il minimo intento di comprenderne il vero principio. A tale proposito molteplici sono i testi esoterici sulle «etimologie occulte», ed a titolo d’esempio ne cito alcuni:

    • Nell’Ellade: Platone, con il Cratilo;
    • Nell’Antica Roma: Varrone, De Lingua Latina (I secolo a.C.), la cui teoria dell’analogia linguistica rivela l’influenza Neo-Pitagorica;
    • In India: Jaimini (?), Mimâmsâ-sûtra (Discorso sull’Investigazione);
    • Nell’ebraismo: Sefer ha-Zohar (1280) (Libro dello Splendore) attribuito al rabbi Siméon bar Yohai;

Come sostiene rettamente, a suffragio di tale premessa, Pierre A. Riffard nella sua monumentale opera dal titolo L’Esoterismo: I linguisti hanno intentato un processo falsificato agli Esoteristi in materia di etimologie. Ma in realtà, le «etimologie occulte» rimandano non a parentele lessicali, ma, ad analogie apparentate con la Metafisica. Ciò diventa evidente quando gli Esoteristi invece di ricorrere a una parola d’origine – un «ètymon» – citano varie parole simili. L’etimologia occulta suggerisce una matrice, consegna non un radicale, una radice o una forma antica ma l’idea stessa. Non rimanda lontano nel tempo ma in fondo nel senso. L’etimologia occulta di «etimologia» dunque sarà «ἔτυμος λογος», «linguaggio vero, discorso autentico, parola giusta». G. Postel parlava, in questo senso, di «emitologia», dall’ebraico emet (verità).”

E di seguito:

Per gli Esoteristi la Natura è una realtà sonora, le parole, almeno alcune parole, hanno una verità sonora. In origine e fondamentalmente l’uomo può dare un valore imitativo ai suoni che produce… Si passa dalla grossolana imitazione al più sottile simbolismo. Ad esempio i Cabalisti pronunciano a questo scopo il suono «YHWH» che non imita – naturalmente – Dio ma ne articola l’essenza. Non bisogna poi dimenticare che per tutti i popoli insufflare significa animare e soffio significa ‘Spirito’”…

In conclusione:

Considerati globalmente o suddivisi, i termini «esoterismo» o «esoterico» sono tipicamente Greci. Assunta come un tutto, la parola «esoterismo» è un termine dotto, creato da persone dotte.

Il termine “Esoterismo”, in relazione alle varie epoche e Tradizioni è stato interpretato in vari modi, ma può essere suddiviso principalmente in tre componenti principali:

– L’Avverbio εισω che ha il significato di: «all’interno», «di dentro», «in» (Omero, Iliade, III, v. 322);

– Un Suffisso τερ che rimarca l’antagonismo fra due termini (come nel Latino alter o il Francese «interner» o l’italiano «altro», «alterità»);

– Un Suffisso Derivazionale-ισμος che serve a creare il sostantivo.

Da questa etimologia sono scaturiti una serie di preconcetti o frasi preconfezionate che ci hanno allontanato dall’essenza più riposta del significato “Esoterismo”. Ossia:

Esô significante «dentro»: ne consegue che l’”Esoterismo” è la scienza e la conoscenza dell’«interno», dell’intimo, delle idee nascoste, delle qualità occulte, delle conoscenze segrete e dei processi endogeni e più riposti;

ter sta ad indicare un’antitesi: l’”Esoterismo” è una scienza, o una pseudo conoscenza, che rigetta i creduloni nel gorgo dell’insipienza e della superstizione;

– I termini che finiscono in «ismo» indicano dottrine o professioni di fede; pertanto l’”Esoterismo” è una teoria o un atto fideistico indimostrato ed indimostrabile.

Di tali reiterate amenità positiviste sono zeppi dizionari ed enciclopedie e anche alcuni Esoteristi si rifanno più ad un etimo stucchevole che ricorda delle sedicenti “parentele lessicali”, ma non delle “analogie apparentate con la Metafisica”.

Di siffatte inesattezze e distorsioni fallaci del significato più autentico del termine s’è ne fatto un uso ordinario, reiterato, e suddette definizioni sono entrate a far parte anche di celebri studiosi come Renè Guènon, arcinoto per il suo piglio cattedratico e dogmatico, che in Considerazioni sulla Via Iniziatica, asserisce: «Tale esoterismo… è inoltre evidenziato dal fatto che si tratta, per definizione stessa, di un ordine di conoscenza riservata a un’élite, …».

Se possiamo essere d’accordo sulla pratica dell’Iniziazione, impartita da una Linea di Successione Iniziatica Umana od Extra-Umana (“Paraṃparā”, “Silsilah”, ecc.), ove è imprescindibile pervenire ad un livello di Coscienza tale da essere un “eletto”, dissentiamo sulla definizione che tende ad asserire il carattere di esclusività dell’”Esoterismo” stesso. L’”Esoterismo” non è connaturato all’unicità, è connaturato allo Spirito Trascendente. Scintilla Metafisica connaturale a ogni creatura e al creato.

Non da meno la definizione fuorviante che enuncia Helena Petrovna Blavatsky nel suo Glossario Teosofico ove sosteneva: «Esoterico (greco). Nascosto, segreto. Dal greco esotericôs, “interno, dissimulato”».

Se teniamo in buon conto il parere di A. Faivre il termine «“Esoterismo è un’occultista, Eliphas Lévi, a inventarlo. […] Il senso più ristretto del termine “esoterismo” si fonda sull’etimologia greca: esothodos, metodo – o cammino – verso l’interno (eisôtheô faccio entrare). Si tratterebbe di un'”entrata in se stessi” e perciò qualche volta è detto “interiorismo”».

Il termine “Esoterismo” invece deriva etimologicamente da esô – e ter, mentre eisotheô significa «io spingo dentro».

Effettuando un cammino a ritroso per poter pervenire all’origine dell’etimo dovremmo risalire all’indoeuropeo: «Ei, i, idea di andare. Sanscrito éti, “egli va“. Greco ei-mi, “io vado“».

Risalendo ai testi greci anteriori troviamo la ricorrenza: lo ionico ἕσω nei poeti arcaici che scrivono in attico; εἵσω in Omero e a partire dal 347 in lingua attica; ἐνς in cretese e in argivo, avverbio o preposizione che significa «dentro, all’interno».

Negli scritti di Platone si legge τἀ ἔξω, ta exô, le cose esteriori (in antitesi a quelle interiori dell’alma), (Alcibiade, I, 117 c; Teeteto, 198 c); τἀ εἴσω oppure τά ἐσω mostrano gli argomenti arcani, profondi, trascendenti e filosofici.

Approfondimento: Il Senso

Nell’”Esoterismo”, come vedremo, non c’è antitesi, anomia, fra la realtà esteriore e mondo interiore o Vissuto e Stato di Coscienza, ma armonica Contrapposizione degli Opposti che conduce alla complementarità, alla Consapevolezza Metafisica presupposto per l’Integrazione col Principio Primordiale.

I Testi Tradizionali ci vengono in soccorso, difatti un logion del Cristo presente nel Vangelo Esoterico di Tommaso, cita:

«Quando farete di due uno e renderete l’interno come l’esterno e ciò che è in alto come ciò che è in basso, e del maschio e della femmina cosa sola […] allora entrerete nel Regno».

La Pistis Sophia, trattato gnostico di Valentino, reca:

«A partire da ora non vi nasconderò niente delle cose dell’Alto e di quelle del luogo della Verità, perché potere mi è stato dato dall’Ineffabile e primo Mistero di tutti i misteri di parlarvi dall’inizio fino al compimento, dall’interno all’esterno e dall’esterno all’interno».

La Tabula Smaragdina di Hermes Trismegistus suffraga le citazioni precedenti:

«È vero senza menzogna, certo e verissimo, che ciò che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è in alto è come ciò che è in basso per fare il miracolo della cosa unica. E poiché tutte le cose sono e provengono da una sola, per la mediazione di una, così tutte le cose sono nate da questa cosa unica mediante adattamento. Il Sole è suo padre, la Luna è sua madre, il Vento l’ha portata nel suo grembo, la Terra è la sua nutrice. Il padre di tutto, il fine di tutto il mondo è qui. La sua forza o potenza è intera se essa è convertita in terra. Separerai la Terra dal Fuoco, il sottile dallo spesso dolcemente e con grande ingegno. Sale dalla Terra al Cielo e nuovamente discende in Terra e riceve la forza delle cose superiori e inferiori. Con questo mezzo avrai la gloria di tutto il mondo e per mezzo di ciò l’oscurità fuggirà da te. Questa è la forte fortezza di ogni forza: perché vincerà ogni cosa sottile e penetrerà ogni cosa solida. Così è stato creato il mondo. Da ciò deriveranno meravigliosi adattamenti, il cui metodo è qui. È perciò che sono stato chiamato Ermete Trismegisto, avendo le tre parti della filosofia di tutto il mondo. Completo è quello che ho detto dell’operazione del Sole».

Lo Pseudo-Democrito parlando dell’essenza intima di tutte le cose, verga: «La natura si nasconde all’interno» intendendo per «natura» la Materia Primordiale, lo Stato Primevo, la Sostanza Indifferenziata. Quello che si cela ai nostri occhi ma che sostanzia e tiene in essere l’Universo: La Materia e l’Energia Oscura.

L’escatologia: Restaurare lo Stato Primordiale

l’”Esoterismo” trova la sua più congrua espressione traverso la Simbologia, l’Analogia che presuppone l’Anagogia, come se la Natura celasse se stessa ai profani per disvelare i propri arcani agli Iniziati, agli Eletti. Ma in realtà la Natura non si cela, bensì, non si rivela. Simultaneamente, non discrimina e non svilisce se stessa.

Nei Culti Misterici venivano celebrate sia Feste esteriori che le Iniziazioni interne e segrete riservate ad una ristretta cerchia di accoliti, votati al Silenzio Iniziatico; non v’era antitesi fra mondo “Essoterico” ed “Esoterico”, ma complementarità.

A questo punto sarebbe in caso di chiedersi quale potrebbe essere lo scopo di tale recondita e manifesta concordia, che risuona invitta in ogni frammento del Kosmos. E come la Disciplina dell’Arcano potrebbe essere il viatico per perseguire l’agognata Integrazione col Principio Primordiale.

I Testi Tradizionali che narrano della Teogonia e della Cosmogonia possono districare queste perplessità. Difatti, il Quarto brāhmaa della Prima Lettura della Bṛhadāraṇyaka Upaniṣad tratta dell’Origine e della frammentazione che condusse alla Molteplicità degli Esseri e delle Forme create. La versione citata è a cura dell’orientalista e poliglotta Pio Filippani-Ronconi, il testo di riferimento è le Upanishad antiche e medie:

«1. All’origine esisteva solo lo ātman, sotto la forma di Purua [Uomo cosmico primordiale]. Guardandosi attorno egli non vide altro che se stesso. In primo luogo pronunciò le parole: “lo sono questi” [so’ham]. Donde venne ad essere il nome di “io” [aham]. Da questo deriva che, anche oggi, se si chiama qualcuno, costui risponde in primo luogo: “sono io”. Indi dichiara un altro nome, che è il suo. Dato che egli, anteriore ad ogni cosa [pūrva], ha arso [u] tutti i mali, per questo motivo egli è Purua. In verità, colui il quale così conosce arde chiunque desideri porsi prima di lui.
2. Egli ebbe paura: perché colui che è solo ha paura. Indi considerò: “Di che cosa debbo io avere paura, se nulla esiste fuori di me?” Allora la sua paura svanì. Di che cosa infatti avrebbe dovuto avere paura? Si ha paura di un altro.
3. Egli non aveva piacere; perché il piacere non appartiene a chi sta solo. Desiderò quindi un secondo. <Fino ad allora> la sua estensione era tale quanto un uomo ed una donna abbracciati. Li divise in due esseri: questi furono lo sposo e la sposa. Tale è la ragione per la quale Yājñavalkya ha detto: “Noi due siamo <ognuno per sé> una metà.” Per questo motivo lo spazio <lasciato vuoto> viene riempito dalla donna. Con essa si congiunse: da ciò nacquero gli uomini».

La Natura Naturans (Natura Naturante) di Spinoza diviene a sua volta Natura Naturata. Medesima versione la rinveniamo nel Simposio di Platone, ove il commediografo Aristofane narra un mito su Eros che enuclea la ragione che conduce l’uomo, dopo aver perduto la l’ancestrale completezza, ad errare e patire prolungate angustie:

«Un tempo – egli dice – gli uomini erano esseri perfetti, non mancavano di nulla e non v’era la distinzione tra uomini e donne. Ma Zeus, invidioso di tale perfezione, li spaccò in due: da allora ognuno di noi è in perenne ricerca della propria metà, trovando la quale torna all’antica perfezione».

Ma per fugare ogni perplessità riportiamo un estratto più corposo ed esteso dello stessa opera:

«Mi sembra che gli uomini non si rendano assolutamente conto della potenza dell’Eros. Se se ne rendessero conto, certamente avrebbero elevato templi e altari a questo dio, e dei più magnifici, e gli offrirebbero i più splendidi sacrifici. Non sarebbe affatto come è oggi, quando nessuno di questi omaggi gli viene reso. E invece niente sarebbe più importante, perché è il dio più amico degli uomini: viene in loro soccorso, porta rimedio ai mali la cui guarigione è forse per gli uomini la più grande felicità. Dunque cercherò di mostrarvi la sua potenza, e voi fate altrettanto con gli altri. Ma innanzitutto bisogna che conosciate la natura della specie umana e quali prove essa ha dovuto attraversare.
Nei tempi andati, infatti, la nostra natura non era quella che è oggi, ma molto differente. Allora c’erano tra gli uomini tre generi, e non due come adesso, il maschio e la femmina. Ne esisteva un terzo, che aveva entrambi i caratteri degli altri. Il nome si è conservato sino a noi, ma il genere, quello è scomparso.
Era l’ermafrodito, un essere che per la forma e il nome aveva caratteristiche sia del maschio che della femmina. Oggi non ci sono più persone di questo genere. Quanto al nome, ha tra noi un significato poco onorevole. Questi ermafroditi erano molto compatti a vedersi, e il dorso e i fianchi formavano un insieme molto arrotondato. Avevano quattro mani, quattro gambe, due volti su un collo perfettamente rotondo, ai due lati dell’unica testa. Avevano quattro orecchie, due organi per la generazione, e il resto come potete immaginare.
Si muovevano camminando in posizione eretta, come noi, nel senso che volevano. E quando si mettevano a correre, facevano un po’ come gli acrobati che gettano in aria le gambe e fan le capriole: avendo otto arti su cui far leva, avanzavano rapidamente facendo la ruota. La ragione per cui c’erano tre generi è questa, che il maschio aveva la sua origine dal Sole, la femmina dalla Terra e il genere che aveva i caratteri d’entrambi dalla Luna, visto che la Luna ha i caratteri sia del Sole che della Terra.
La loro forma e il loro modo di muoversi era circolare, proprio perché somigliavano ai loro genitori. Per questo finivano con l’essere terribilmente forti e vigorosi e il loro orgoglio era immenso.
Così attaccarono gli dèi e quel che narra Omero di Efialte e di Oto, riguarda gli uomini di quei tempi: tentarono di dar la scalata al cielo, per combattere gli dèi. Allora Zeus e gli altri dèi si domandarono quale partito prendere. Erano infatti in grave imbarazzo: non potevano certo ucciderli tutti e distruggerne la specie con i fulmini come avevano fatto con i Giganti, perché questo avrebbe significato perdere completamente gli onori e le offerte che venivano loro dagli uomini; ma neppure potevano tollerare oltre la loro arroganza.
Dopo aver laboriosamente riflettuto, Zeus ebbe un’idea. “lo credo – disse – che abbiamo un mezzo per far sì che la specie umana sopravviva e allo stesso tempo che rinunci alla propria arroganza: dobbiamo renderli più deboli. Adesso – disse – io taglierò ciascuno di essi in due, così ciascuna delle due parti sarà più debole.
Ne avremo anche un altro vantaggio, che il loro numero sarà più grande.
Essi si muoveranno dritti su due gambe, ma se si mostreranno ancora arroganti e non vorranno stare tranquilli, ebbene io li taglierò ancora in due, in modo che andranno su una gamba sola, come nel gioco degli otri.” Detto questo, si mise a tagliare gli uomini in due, come si tagliano le sorbe per conservarle, o come si taglia un uovo con un filo. Quando ne aveva tagliato uno, chiedeva ad Apollo di voltargli il viso e la metà del collo dalla parte del taglio, in modo che gli uomini, avendo sempre sotto gli occhi la ferita che avevano dovuto subire, fossero più tranquilli, e gli chiedeva anche di guarire il resto.
Apollo voltava allora il viso e, raccogliendo d’ogni parte la pelle verso quello che oggi chiamiamo ventre, come si fa con i cordoni delle borse, faceva un nodo al centro del ventre non lasciando che un’apertura – quella che adesso chiamiamo ombelico. Quanto alle pieghe che si formavano, il dio modellava con esattezza il petto con uno strumento simile a quello che usano i sellai per spianare le grinze del cuoio.
Lasciava però qualche piega, soprattutto nella regione del ventre e dell’ombelico, come ricordo della punizione sub
ìta.
Quando dunque gli uomini primitivi furono così tagliati in due, ciascuna delle due parti desiderava ricongiungersi all’altra. Si abbracciavano, si stringevano l’un l’altra, desiderando null’altro che di formare un solo essere. E così morivano di fame e d’inazione, perché ciascuna parte non voleva far nulla senza l’altra. E quando una delle due metà moriva, e l’altra sopravviveva, quest’ultima ne cercava un’altra e le si stringeva addosso – sia che incontrasse l’altra metà di genere femminile, cioè quella che noi oggi chiamiamo una donna, sia che ne incontrasse una di genere maschile.
E così la specie si stava estinguendo. Ma Zeus, mosso da pietà, ricorse a un nuovo espediente. Spostò sul davanti gli organi della generazione. Fino ad allora infatti gli uomini li avevano sulla parte esterna, e generavano e si riproducevano non unendosi tra loro, ma con la terra, come le cicale.
Zeus trasportò dunque questi organi nel posto in cui noi li vediamo, sul davanti, e fece in modo che gli uomini potessero generare accoppiandosi tra loro, l’uomo con la donna.
Il suo scopo era il seguente: nel formare la coppia, se un uomo avesse incontrato una donna, essi avrebbero avuto un bambino e la specie si sarebbe così riprodotta; ma se un maschio avesse incontrato un maschio, essi avrebbero raggiunto presto la sazietà nel loro rapporto, si sarebbero calmati e sarebbero tornati alle loro occupazioni, provvedendo così ai bisogni della loro esistenza.
E così evidentemente sin da quei tempi lontani in noi uomini è innato il desiderio d’amore gli uni per gli altri, per riformare l’unità della nostra antica natura, facendo di due esseri uno solo: così potrà guarire la natura dell’uomo. Dunque ciascuno di noi è una frazione dell’essere umano completo originario.
Per ciascuna persona ne esiste dunque un’altra che le è complementare, perché quell’unico essere è stato tagliato in due, come le sogliole. E’ per questo che ciascuno è alla ricerca continua della sua parte complementare.
Stando così le cose, tutti quei maschi che derivano da quel composto dei sessi che abbiamo chiamato ermafrodito si innamorano delle donne, e tra loro ci sono la maggior parte degl
i adulteri; nello stesso modo, le donne che si innamorano dei maschi e le adultere provengono da questa specie; ma le donne che derivano dall’essere completo di sesso femminile, ebbene queste non si interessano affatto dei maschi: la loro inclinazione le porta piuttosto verso le altre donne ed è da questa specie che derivano le donne dagli amori saffici.
I maschi, infine, che provengono da un uomo di sesso soltanto maschile cercano i maschi. Sin da giovani, poiché sono una frazione del maschio primitivo, si innamorano degli uomini e prendono piacere a stare con loro, tra le loro braccia…
Queste persone – ma lo stesso, per la verità, possiamo dire di chiunque – quando incontrano l’altra metà di se stesse da cui sono state separate, allora sono prese da una straordinaria emozione, colpite dal sentimento di amicizia che provano, dall’affinità con l’altra persona, se ne innamorano e non sanno più vivere senza di lei – per così dire – nemmeno un istante…
Se, mentre sono insieme, Efesto si presentasse davanti a loro con i suoi strumenti di lavoro e chiedesse: “Che cosa volete l’uno dalI’altro?”, e se, vedendoli in imbarazzo, domandasse ancora: “Il vostro desiderio non è forse di essere una sola persona, tanto quanto è possibile, in modo da non essere costretti a separarvi né di giorno né di notte? Se questo è il vostro desiderio, io posso ben unirvi e fondervi in un solo essere, in modo che da due non siate che uno solo e viviate entrambi come una persona sola.
Anche dopo la vostra morte, laggiù nell’Ade, voi non sarete più due, ma uno, e la morte sarà comune. Ecco: è questo che desiderate? è questo che può rendervi felici?” A queste parole nessuno di loro – noi lo sappiamo – dirà di no e nessuno mostrerà di volere qualcos’altro. Ciascuno pensa semplicemente che il dio ha espresso ciò che da lungo tempo senza dubbio desiderava: riunirsi e fondersi con l’altra anima.
Non più due, ma un’anima sola. La ragione è questa, che la nostra natura originaria è come l’ho descritta. Noi formiamo un tutto: il desiderio di questo tutto e la sua ricerca ha il nome di Eros. Allora, come ho detto, eravamo una persona sola; ma adesso, per la nostra colpa, il dio ci ha separati in due persone, come gli Arcadi lo sono stati dagli Spartani…
…dichiaro che la nostra specie può essere felice se segue Eros sino al suo fine, così che ciascuno incontri l’anima sua metà, recuperando l’integrale natura di un tempo. Se questo stato è il più perfetto, allora per forza nella situazione in cui ci troviamo oggi la cosa migliore è tentare di avvicinarci il più possibile alla perfezione: incontrare l’anima a noi più affine, e innamorarcene.
Se dunque vogliamo elogiare con un inno il dio che ci può far felici, è ad Eros che dobbiamo elevare il nostro canto: ad Eros, che nella nostra infelicità attuale ci viene in aiuto facendoci innamorare della persona che ci è più affine; ad Eros, che per l’avvenire può aprirci alle più grandi speranze. Sarà lui che, se seguiremo gli dèi, ci riporterà alla nostra natura d’un tempo: egli promette di guarire la nostra ferita, di darci gioia e felicità…
»

Riconquistare «la nostra natura d’un tempo» è l’intento precipuo onde pervenire allo stato arcaico perduto. Il Terzo Brāhmaa della Quarta Lettura della Bṛhadāraṇyaka Upaniṣad è a tale proposito intellegibile ed a tratti sublime:

«1. Accadde una volta che Yājñavalkya venne da Janaka di Videha con l’intenzione di non parlare. Ma, quando Janaka di Videha e Yājñavalkya ebbero conversato a riguardo dello Agni-hotra [l’ablazione rituale al fuoco], Yājñavalkya promise di soddisfare un desiderio del re: il re scelse il diritto di interrogarlo a suo piacere, e Yājñavalkya acconsentì. Allora il re prese la parola per primo al fine di interrogarlo:
2. “O Yājñavalkya, qual lume rischiara questo Puruṣa [ = l’essere incarnato]?” “La luce del sole, o re”, gli disse: “alla luce del sole, in vero, costui dimora, si muove, compie le sue azioni e ritorna a casa.” “È proprio così, o Yājñavalkya.”
3. “Allorché il sole è tramontato, o Yājñavalkya, qual è la luce che illumina questo puruṣa?” “Per costui vi è la luce lunare; alla luce della luna egli dimora, si muove, compie le sue azioni, torna a casa.” “È proprio cosi, o Yājñavalkya.”
4. “Allorché è tramontato il sole ed è tramontata la luna, o Yājñavalkya, quale luce illumina questo essere?” “È la luce del fuoco che lo illumina; è alla luce del fuoco che egli risiede, si muove, compie le sue azioni e ritorna a casa.” “È proprio cosi, o Yājñavalkya.”
5. “Allorché il sole è tramontato, la luna è tramontata, il fuoco è spento, o Yājñavalkya, quale luce illumina questo personaggio?” “È la Parola [vac] che lo illumina: è essendo illuminato dalla Parola che egli dimora, si muove, compie le sue azioni e torna a casa; questa è la ragione per la quale, o re, quando l’ombra è cosi fitta che non si distingue neppure la propria mano, se si ode una parola ci si dirige verso questa.” “È proprio cosi, o Yājñavalkya.”
6. “Allorché il sole è tramontato, o Yājñavalkya, la luna è pure tramontata, il fuoco è spento, ogni parola tace, quale luce illumina questo personaggio?” “È lo ātman [il Sé] che è la sua luce. È alla luce dello ātman che egli dimora, si muove, compie le sue azioni e torna a casa.”
7. “Che cosa è lo ātman?” “Lo ātman è quell’essere [purua] fatto di coscienza nelle percezioni [vijñāna-mayah prāneu] e che è l’intima luce del cuore. Sempre uguale a se medesimo, egli percorre entrambi i mondi. Sembra che egli pensi, che egli si agiti; allorché dorme trascende questo mondo, dopo la morte trascende le forme.”
8. “Questo essere, invero, una volta che è nato, penetrando nel corpo si carica di mali; allorché ne esce, per il fatto che muore, abbandona i mali.”
9. ”In verità di questo essere vi sono due sedi: questo e l’altro mondo; una terza condizione intermedia è la condizione di sonno. In questa <terza> condizione intermedia risiedendo, egli contempla entrambe le altre sedi: quella di questo mondo e quella di quell’altro. Allorché esso ha compiuto lo sforzo <mediante l’ascesi> di sollevarsi all’altro mondo, per il fatto che ha compiuto questa opera, egli può contemplare entrambi <i mondi>; i mali <di questo mondo> e le beatitudini <dell’altro mondo>. Allorché egli si è addormentato, per il fatto che si è impossessato di elementi tratti da tutto questo mondo, costruisce e disgrega a suo piacimento, permanendo nella propria luce, nel proprio fulgore; questo essere è allora <materiato> di propria luce.
10. “In quella condizione non esistono né carri né cavalli <che tirano i carri> e neppure vie, ma è egli che crea i carri e i cavalli e le vie. In quella condizione non esistono né laghi né stagni né fiumi, ma è egli che crea i laghi, gli stagni, i fiumi. Egli invero è il Fattore <di tutto ciò che esiste>.”
11. “A tale riguardo esistono i seguenti śloka:

Svincolandosi col sonno da questo corpo contempla insonne gli addormentati <organi>;
riprendendo lo śukra¹ ritorna alla sua sede, Egli, l’aureo Puruṣa, l’unico Haṃsa².
12. Custodendo col soffio in basso il nido fuor dal nido immortale si slancia. Egli va, immortale, dove vuole, aureo Puruṣa, unico Haṃsa.
13. Volando nel sogno ora in alto ora in basso assume, come Dio, forme diverse; ora con donne si rallegra ridendo, or contempla terrifiche visioni.
14. Ove Egli riposa tutti vedono; nessuno, invero, Lui può vedere’”.

Dicono, infatti, che non si debba risvegliare improvvisamente una persona; è difficile da risanare colui nel quale lo Spirito non sappia rientrare. Altri dicono; invero, che la sua sede <nel sogno> sia la stessa che nello stato di veglia: che egli veda, cioè, allorché è addormentato, le stesse cose che vede quando è sveglio. Ciò è perché il Puruṣa [lo Spirito] è, rispetto a sé, la propria luce.”…
15. “Questo stesso <Purua>, dopo che ha goduto ed ha circolato in tale condizione di calma profonda [cioè nel sonno senza sogni, suupti], e dopo che ha visto il bene ed il male, di nuovo ritorna in senso contrario verso il suo punto di partenza, al sogno. Di tutto ciò che egli ha visto, durante la sua permanenza nel sonno profondo, nulla più lo segue; il Purua è in effetti senza attaccamento.” …
16. “Questo stesso Puruṣa, dopo che ha goduto ed ha circolato, nello stato di sogno, ha visto il bene ed il male, ritorna in senso inverso al suo punto di partenza, allo stato di veglia; di tutto ciò che ha visto durante la sua corsa nulla lo segue, perché questo Puruṣa -è senza attaccamento.”…
17. “Questo stesso Purusa, dopo aver goduto ed aver circolato, nello stato di veglia, ed aver visto il bene ed il male, ritorna in senso inverso al suo punto di partenza, allo stato di sogno”.
18. “Come un grande pesce va da una riva all’altra, cosi il Puruṣa passa dall’una all’altra di queste due condizioni, del sonno e della veglia.
19. “Come un falco o un’aquila nell‘aereo spazio, affaticati per aver volato in tutti i sensi, ripiegano le loro ali e discendono verso il loro nido, egualmente questo Purua si affretta verso lo stato ove, addormentato, non concepisce piu alcun desiderio, né vede alcun sogno“.
20. “… Allorché l’uomo <nel sogno> crede di venir ucciso, di venir sopraffatto, di venir inseguito da un elefante, di cadere in un pozzo, egli ignorantemente si rappresenta quel pericolo che correrebbe allo stato di veglia; allorché, però, credendosi un Dio o credendosi un re si immagina: ‘Io sono questo universo, io sono tutto ciò che esiste’, questo è per lui il mondo supremo”.
21. “Questa condizione è per lui la condizione superiore ad ogni desiderio, scevra di ogni male, libera da ogni terrore. Come un uomo tra le braccia della donna amata non è più cosciente né del mondo interiore né di quello esteriore, egualmente questo Purua, abbracciato dallo ātman spirituale [prājñena ātmanā saparivakto], non sa più nulla né del mondo esteriore né di quello interiore. Per lui questa è la condizione benedetta ove ogni desiderio è colmato, ove null’altro desiderio esiste fuor di quello di se stesso [ātman], o ve sono finite brame ed angustie.
22. In tale stato <incondizionato, assoluto,> il padre non è più padre, la madre non è più madre, i mondi non sono più mondi, gli Dei non sono più Dei, i Veda non sono più Veda. Ivi il ladro non è più ladro, l’abortitore non è più abortitore, il cāṇḍāla [fuori casta] non è più cāṇḍāla, il paulkasa [uomo di bassa casta] non è più paulkasa, lo ramaa [monaco errante] non è più ramaa, l’asceta non è più asceta; avendo superato il bene, avendo superato il male, egli è di là da tutti i tormenti del cuore.»

Tale è in buona sostanza l’essenza e lo scopo dell’”Esoterismo“. Il Percorso Interiore a Ritroso che ognuno di noi è tenuto a calcare per riconquistare il “Sè” stesso, medesimo. Ora Manifesto e Molteplice, fonte di brama e turbamento, ma pria Unico, Incondizionato ed Indifferenziato. Arcano, sostanziato d’immota quiete e infinità.

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Giove, Eris, Plutone ed il Conflitto Nucleare

Articolo Scritto il 26 05 2022


Giove, Eris, Plutone ed il Conflitto Nucleare

Parte Prima

Come accennato sul precedente articolo: Eris, Plutone e la Pandemia, pubblicato il 9 Dicembre 2020, scrivevo che sarebbe aleggiato incombente uno stato di inquietudine, una condizione di preconflitto sfociante successivamente in un evento bellico che avrebbe coinvolto delle Nazioni e di seguito anche l’Umanità intera. Tale scenario nefasto si sarebbe susseguito sino all’Ottobre del 2025.

Riporto testualmente:

Avevo pronosticato nel già trascorso anno 2017, ne sono testimoni alcuni soggetti, un Conflitto Mondiale che ci avrebbe trascinato, nostro malgrado, in un evento bellico che avrebbe fatto vivere degli “attimi di terrore”, ma che, parlo a titolo personale, ci avrebbe ‘lambito’.”

E di seguito in quel contesto vergavo testualmente:

Alla luce degli ultimi sviluppi e per chi nutrisse ancor dei dubbi ci troviamo innanzi all’Armaggedon, l’ennesima che l’umanità ha affrontato, ma che in qualche modo non risparmierà nessuno. La pugna continuerà infida e sotterranea e vedrà Nazioni contro Nazioni, Corporazioni contro altre Corporazioni, in un dilagare di scontri occulti che coinvolgono organizzazioni settarie bieche ed oscure. Sarà combattuta con ogni mezzo anche il più losco ed infido, carco di ogni ignobile mistificazione ed intrigo. Il fine ultimo: il gretto e laido imperio del potere economico che vedrà capitolare il debole e l’indifeso. Inevitabilmente, i civili pagheranno il prezzo più alto.

Difatti i civili hanno già pagato con la Prima Pandemia, che sarà seguita da altre, e gli stessi civili stanno pagando anche in terra d’Ucraina.

Purtroppo e malauguratamente non mi sbagliavo, ma all’uopo avrei dovuto anche aggiungere: “Superpotenze nucleari contro altre Superpotenze nucleari in antitetica contesa fra blocchi contrapposti”.

I prodromi si sono palesati nel periodo pandemico con delle schermaglie fra potentati, i quali, si scambiavano accuse reciproche. L’America in quella circostanza accusava la Cina per aver prodotto e diffuso un virus che era una derivazione del Sars-Cov-2, ma la Cina con la compiacenza degli ispettori dell’OMS, dimostrava un anno dopo, dopo aver debitamente ripulito il laboratorio di Wuan, che il virus non solo non era partito dal quel sito ma non era mai stato prodotto in loco.

Vedi: https://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=94226

Attualmente pare ci siano delle testimonianze documentali, da parte di organizzazioni governative americane e militari, che citano il virologo americano Anthony Fauci quale il promotore principale dell’esperimento sulla variazione del virus Sars-Cov-2.

Vedi: https://www.projectveritas.com/news/military-documents-about-gain-of-function-contradict-fauci-testimony-under/

Vedi: https://www.byoblu.com/2022/01/12/coronavirus-documenti-top-secret-verso-origine-artificiale/

Andiamo all’attualità ed alle odierne e conseguenti vicissitudini.

Le prime avvisaglie di un probabile estendersi del Conflitto si avranno quando Giove farà il suo ingresso in Ariete. Questo è già accaduto il 10 Maggio scorso. Poi il 29 Luglio diverrà retrogrado e uscirà dal segno il 28 Ottobre di quest’anno per poi fare il suo ingresso definitivo il 20 Dicembre, permanendo nel segno suddetto per circa un anno, sino al 16 Maggio 2023.

Questo farà sì che i toni guerreschi, di per sé belligeranti, si faranno più enfatici. Giove è connaturato all’enfasi, all’espansionismo, è di per sé inflattivo, tende a dilatare ogni vicenda umana e fenomeno positivo o negativo che sia rendendolo imponente ed impetuoso. In particolar modo quando il pianeta si congiungerà ad Eris e si quadrerà a Plutone in Capricorno il fenomeno in questione diverrà furente e travolgente. Le vicissitudini descritte si produrranno fra il 5 ed il 30 Maggio del 2023.

In addizione ad un clima tutt’altro che disteso anche Marte ha fatto il suo ingresso nel segno dell’Ariete, per la precisione lo scorso 25 Maggio, e questo accenderà ulteriormente gli animi. I toni diverranno oltremodo bellicosi, come se adesso vi fossero fra i due blocchi contendenti, ossia America e Russia, blandizie e lusinghe.

I primi prodromi del rischio di un escalation nucleare si manifesteranno quando lo stesso Marte sarà Congiunto ad Eris in Ariete ed in Quadratura a Plutone in Capricorno. L’Asterismo avverrà fra il 28 Giugno ed il 5 Luglio 2022.

Questo vuol dire che è possibile che si creeranno più conflitti, più fronti di guerra, e la probabile enfatizzazione degli stessi, come citato, accadrà nel Maggio del 2023. In buona sostanza, l’alea e l’ombra di un Conflitto Nucleare si avvicendano sempre più, magari non espletato in una modalità tale da annientare l’intera umanità.

Mi spiego meglio.

Eris, come ben sappiamo è la dea della discordia, della contesa e della vendetta e la Congiunzione con Giove non sortirà altro effetto che fomentare ulteriori livori e crudeltà fra i blocchi contrapposti. Saranno perpetrate tali e tante efferate nequizie che susciteranno sconcerto e raccapriccio nell’opinione pubblica e faranno parte delle feroci atrocità che costelleranno la storia.

In questo contesto di brutalità e disumanità la spietatezza arriverà al colmo quando Giove si Quadrerà a Plutone. Voglio ricordare che quest’ultimo pianeta è legato anche a tutto ciò ch’è nascosto e profondo, a quei processi segreti e subdoli che presuppongono macchinazioni scellerate, alla manipolazione delle masse, ed infine anche alle reazioni e alle Esplosioni Nucleari.

Potrebbe profilarsi uno scenario apocalittico ove manovre infide e provocazioni istigherebbero un potenziale e progressivo aumento delle ostilità che sfocerebbero in un Conflitto Nucleare. Magari combattuto con Armi Tattiche, ma comunque in grado di elidere intere Metropoli o addirittura Regioni.

In questo contesto nefasto si inseriranno anche le Quadrature di Marte e Urano in Toro con Saturno in Aquario. Tale combinazione creerà delle profonde crisi economiche ed alimentari con tracolli borsistici e conseguente moto migratorio di disperati ed affamati. Le speculazioni finanziarie acuiranno ulteriormente questo mesto quadro affrescato d’impietosa umanità e, molto probabilmente, vi saranno degli eccidi o delle pulizie etniche.

La Quadratura più determinante, ossia Saturno su Urano, si è creata il 22 Febbraio 2020 coincidendo con la diffusione della pandemia, le varie chiusure e il crollo economico. Gli effetti li abbiamo saggiati e tutto questo si protrarrà sino al 21 Dicembre 2022. Mentre l’altro aspetto di Marte su Saturno avverrà dal 3 al 12 Agosto.

La mia personale visione di un presunto ed attuale Armaggedon scaturisce anche dagli scritti del Terzo Segreto di Fatima e dall’esegesi concepita da Suor Lucia in una lettera esplicativa al Papa datata 12 maggio 1982, dove spiega testualmente:

« La terza parte del segreto si riferisce alle parole di Nostra Signora: “Se no [la Russia] spargerà i suoi errori per il mondo, promuovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa. I buoni saranno martirizzati, il Santo Padre avrà molto da soffrire, varie nazioni saranno distrutte.” »

Chiosa: « varie nazioni saranno distrutte…”. »

Siamo a conoscenza dalla storia che lo scellerato Presidente degli Stati Uniti d’America, Harry Truman, dato che i Giapponesi non si arrendevano, diede l’ordine per fermare la Seconda Guerra Mondiale nel Pacifico di sganciare la Bomba Atomica su Hiroshima e Nagasaki. Gli ordigni fatti brillare in quei giorni nefasti, colmi di nefandezze, rilasciarono un’energia all’incirca di 15 Kilotoni, rispettivamente il 6 ed il 9 Agosto del 1945.

Purtroppo, l’America e la Russia hanno proseguito gli esperimenti e gli sviluppi di Ordigni Nucleari. L’URSS nel 1961 ha testato la Bomba Zar di 50 Megatoni, devastando l’isola di Novaja Zemlja. Adesso non oso immaginare a quale livello di annientamento le Armi Nucleari sono pervenute oggigiorno.

Lo spettro della Terza Guerra Mondiale serpeggia facendoci paventare un Conflitto Nucleare.

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La Congiunzione Giove-Saturno del 2020-2021


La Congiunzione Giove-Saturno del 2020-2021

Ho notato che ultimamente v’è stato un proliferare cospicuo di articoli a sfondo astrologico atti a opinare, dissertare o orientare il lettore intorno alla famigerata Congiunzione di Giove con Saturno. Più che legittimo e vantaggioso nell’alveo della ricerca.

Si sono esternate le teorie più estreme e variegate, dalla catarsi dell’umanità alla sua definitiva estinzione. Per alcuni l’Apocalisse è principiata.

Vediamo di rassettare le idee.

Addentrandoci nella Tradizione Manoscritta sincerata dalle scoperte astronomiche, appuriamo che una di queste importanti Congiunzioni avvenne il 7 a.C. nella Costellazione dei Pesci, in concomitanza con la Venuta al Mondo del Χριστός, Christós, l’”Unto”, ovverosia il nuovo Re d’Israele.

Lo scopritore dell’evento fu l’astronomo Giovanni Keplero che oltre a svelare le date esatte degli eventi Astronomici rinvenì un antico commentario alla Sacra Scrittura del ‘500 del rabbino Isaac Abarbanel, dove si rammenta in relazione ad una credenza ebraica, che il Messia si sarebbe palesato proprio quando Giove e Saturno avessero congiunto il loro fulgore nel Segno dei Pesci.

Oltre due secoli più tardi il Vescovo e Massone danese Friederich Münter riesce a scovare un commentario ebraico al Libro di Daniele, ove degli eruditi giudei tratteggiano la Congiunzione Giove-Saturno in Pesci quale “Segno del Cielo”, palesante la Venuta del Messia.

La conferma ulteriore dell’evento perviene da un vetusto papiro egizio, preservato a Berlino e pubblicato nel 1902 col titolo di Tavola Planetaria, ove sono elencati le effemeridi dal 17 a.C. al 10 d.C. Nel 1925, venne rinvenuto il Calendario Stellare di Sippar, tavoletta vergata in scrittura cuneiforme, proveniente dalla stessa Sippar, località sede di una rinomata scuola di Astrologia Babilonese. Nella tavoletta sono riportate le date inerenti alla triplice congiunzione di Giove-Saturno nel 7 a.C., ossia: 29 Maggio – 1 Ottobre – 5 Dicembre.

Per l’Analisi Astrologica.

La Congiunzione avvenuta il 7 a.C., come ribadito, fu calcolata dallo stesso Astronomo e Astrologo Giovanni Keplero che osservò argutamente che non solo si manifestò in forma triplice, ma prossima al Punto Vernale, ossia a 0° Gradi del Segno dell’Ariete.

Dai suoi studi arguì che suddette Congiunzioni, le quali avvengono ogni 794 anni, e che a sua detta segnano delle Mutazioni Epocali, vennero denominate Conjunctio Maxima, ossia Congiuntura Massima.

Nel caso odierno non ci troviamo in prossimità del Punto Vernale, bensì nel Segno dell’Acquario, ne consegue che gli effetti saranno si di mutazione, ma in maniera delimitata e circoscritta ad alcuni eventi specifici.

Rimanendo nell’ambito prevalentemente astrologico e disciplinare, l’Aspetto Planetario in questione non è un baluardo di carattere Spirituale oppure una Grazia Celeste che metamorfizza l’essere umano facendolo assurgere ad un livello eccelso. È piuttosto una prova a cui l’umanità sarà sottoposta per convalidare la sua avvenuta maturazione. Quantomeno la sua avvenuta crescita.

Sancisce anche un avanzamento, una variazione di stato nella sfera della Coscienza. Ed è un cimento affatto agevole.

Proverò ad essere ancora più nitido.

Nell’Astrologia Classica, ossia quella Genetliaca, la quale studia gli Influssi Astrali agenti sull’indole e l’animo umano, l’Aspetto di Giove in Congiunzione a Saturno è compendiato secondo il Sementovsky-Kurilo, uno dei primissimi testi astrologici, in questi termini:

Onestà e rettitudine. Serietà e profondità di pensieri. Questi individui si mostrano invariabilmente rispettosi verso la tradizione e i valori imperituri della civiltà umana anzi, a volte, in discorsi e scritti, si assumono la parte di appassionati difensori sia dell’una che degli altri. Studi filosofici. Nonostante le migliori doti dello spirito e il lavoro spesso intenso che svolgono, la situazione sociale e materiale di questi individui è ben lungi dal corrispondere sempre all’intrinseco valore della loro personalità. Amore della natura e tendenza alla solitudine, e nel medesimo tempo una concezione di vita fondata sull’idea della glorificazione della sofferenza.”

Aggiungerei alla calzante disamina testé citata anche una piccola nota di carattere personale:

A volte un senso di insicurezza li pervade tanto da generare una carente stima personale, senso d’inferiorità, insoddisfazione. Il carattere risulta essere schivo, tendente alla misantropia. Nonostante l’impegno indefesso alcuni di loro patiscono stenti economici ed incertezze nell’ambito lavorativo.

Entrambe le descrizioni non confliggono, bensì trovano integrazione e si contemperano.

Questo significa in sinossi che, quello che vale per l’Astrologia Genetliaca è, in grado superiore, per l’Astrologia Mondiale. Con i debiti accorgimenti.

Cercherò di essere ancora più intellegibile.

Se parliamo di Giove e Saturno una prima larga Congiunzione s’è verificata in Capricorno a partire dal 14 Febbraio 2020, difatti s’è stagliato un proscenio caratterizzato da cinico arrivismo. Gli opulenti del mondo sempre più prosperi ed in numero accresciuto, mentre i nullatenenti o quelli affetti da micragna, in moltitudini, su flottiglie o solinghi e sparuti nei sobborghi delle metropoli, obliati e assediati da tetro pauperismo. Le borse mondiali brindavano ai nuovi livelli testati. Anche se in largo Aspetto l’influsso comunque irradiava il suo inequivocabile stigma.

Ma il cimento a cui sarà sottoposta l’umana schiatta consisterà in un impegno indefesso onde comprendere la scaturigine delle pulsioni egoistiche e le limitazioni che queste comportano. Nell’essere scienti delle proprie pulsioni egotiche ed individualiste, quali comportamenti lesivi per il nostro prossimo e di conseguenza per l’umanità tutta.

Catartico è sceverare tali imperiosi impulsi dal vissuto ordinario e consegnarli all’oblio, stagliandosi verso i primordi quando imperava la Purità di Cuore.

L’Aspetto Planetario trattato inclina verso la riflessione di carattere filosofico e sul trascendere l’ordinarietà del mondo. Verso i pensamenti che tendono a rendere maturo e saggio un uomo. Non avulsi comunque da patemi e tribolazioni che accompagnano questo processo.

Questo sviluppo nel Segno dell’Acquario instillerà il germe della lungimiranza verso “Nuovi Cieli e Nuove Terre”, con la complicità dei Viaggi Spaziali e l’utilizzo delle Monete Digitali quali strumenti per l’abbattimento del pauperismo e delle disuguaglianze sociali.

Giove Congiunto a Saturno decreterà l’abbrivio della Quinta Rivoluzione Industriale, con l’avvento dei Viaggi Interplanetari, la Colonizzazione Planetaria del Sistema Solare, l’utilizzo diffuso ed accettato delle Cripto Valute quali sistemi di pagamento alternativo e strumenti di lotta alle sacche di povertà. Sancirà anche la validità di epocali Scoperte Scientifiche di fondamentale importanza nei campi della Medicina, dell’Informatica legata all’ambito Sociale e, tramite la Fisica Quantistica, vi sarà una nuova comprensione dei Meccanismi Cosmici che sottendono all’Origine dell’Universo ed al Senso della Vita. Saranno rilevati nello Spazio anche segnali radio di Vita Extraterrestre.

Tutto questo sarà sancito ed enfatizzato in maniera palese e rimarchevole dall’ingresso di Plutone in Acquario che avverrà il 21 Gennaio 2024 e proseguirà sino al 19 Gennaio 2044.

Penso che, opinione personale, ricalcando le previsioni precedentemente pubblicate con l’articolo Eris, Plutone e la Pandemia, non ci sarà per il 2021 la soluzione miracolistica della panacea di tutti i mali ossia, di un vaccino testato in tempi eccezionali e che vada bene per tutti. Piuttosto di accadimenti tragici, ed in alcuni casi ferali, che sfuggono alle ottimistiche previsioni di medici e virologi. Questo perché permarrà, sino a fine 2025, la Quadratura di Plutone su Eris.

Ci sono, purtroppo, degli stimati e preparati colleghi che pensano che il 2021 sia, grazie all’Aspetto di Congiunzione e all’uso massiccio della vaccinazione, l’anno del riscatto sotto il profilo socioeconomico. Non credo a questi precipitosi auspici.

Credo pertanto che si dovrà convivere con il virus, contemplandolo quale nuova minaccia nel panorama delle malattie infettive o virali. Come lo era tempo addietro lo spettro delle malattie polmonari le quali lasciavano poco spazio ad ogni speranza. Piuttosto, penso che si troverà una cura efficace che circoscriverà la Pandemia e ridimensionerà i momenti di panico che hanno caratterizzato questo oscuro periodo storico.

La Metamorfosi è comunque rappresentata dall’ultimo avamposto del Sistema Solare, il Pianeta Sedna.

Non bisogna dimenticare che l’Aspetto di Plutone in Capricorno in Quadratura ad Eris in Ariete stimolerà anche le correnti magmatiche nel sottosuolo, favorendo poderose attività sismiche. Da qui alla fine del 2025 si potrebbero registrare violente attività telluriche.

Con la presenza concomitante di Nettuno in Pesci, alla paventata attività tellurica, v’è una probabilità che lembi, porzioni od appezzamenti di terra possano repentinamente subire delle sommersioni ed altre, obliate, riemergere dalle latebre della storia.

Possa il Nume del Pelago fugare l’arcano e Chronos additarci le vie del Cielo.

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Eris, Plutone e la Pandemia


Eris, Plutone e la Pandemia

Faccio una debita premessa.

Non sono un temperamento incline alla grafomania, anche per via del mio Saturno in Pesci in Campo 3° presente nel mio Tema Natale, il quale mi rende più versato nella meditazione e proclive alle esperienze e alle riflessioni di carattere trascendente. Oltreché propenso verso un silenzio latore di risposte.

Tuttavia, le odierne temperie, ove imperversa la Pandemia e l’umana sconsideratezza, mi obbligano ad una necessaria chiarificazione.

Alcuni ‘Guru’ o mentori improvvisati, più inclini a fogge inneggianti al pseudo spiritualismo stile New Age, che alla Tradizione Primordiale, si sono avventurati sentenziando delle grottesche amenità prive di fondamento alcuno. Sia di carattere dottrinale che sapienziale, oltreché di ordine specialistico.

Siffatti individui credo siano destituiti di quel congruo ed innato collegamento con la Divinità che debitamente conduce e consiglia. Che dovrebbe guidare l’incedere spirituale e la ‘Retta Parola’, emblema di saggezza e ponderazione.

Tali ‘Precettori’, infarciti di cognizioni libresche, trangugiati rigorosamente a memoria sono, contrariamente a quanto sfrontatamente asseriscono, palesemente scevri della rassicurante presenza dei Numi Tutelari.

Ritornando all’imperversante Pandemia, i summenzionati ‘Santoni’, all’inizio di quest’ennesimo flagello si sono lanciati in asserzioni simili a che quest’ultimo era pressoché un male di stagione e non avrebbe fatto maggiori decessi di quanto non si registrino comunque ogni anno riguardo le influenze perniciose e le sue complicanze. Per correggere in una fase successiva l’orientamento, visti i risvolti, in maniera piuttosto camaleontica.

Facciamo un passo indietro.

Avevo pronosticato nel già trascorso anno 2017, ne sono testimoni alcuni soggetti che mi conoscono da tempo, un conflitto mondiale che ci avrebbe trascinato, nostro malgrado, in un evento bellico che ci avrebbe fatto vivere degli “attimi di terrore”, ma che, parlo esclusivamente a titolo personale, mi avrebbe “lambito”.

Alla luce degli ultimi sviluppi e per chi nutrisse ancor dei dubbi ci troviamo innanzi all’Armaggedon, l’ennesima che l’umanità ha affrontato, ma che in qualche modo non risparmierà nessuno. La pugna continuerà infida e sotterranea e vedrà Nazioni contro Nazioni, Corporazioni contro altre Corporazioni, in un dilagare di scontri occulti che coinvolgono organizzazioni settarie bieche ed oscure. Sarà combattuta con ogni mezzo anche il più losco ed infido, carco di ogni ignobile mistificazione ed intrigo. Il fine ultimo: il gretto e laido imperio del potere economico che vedrà capitolare il debole e l’indifeso. Inevitabilmente, i civili pagheranno il prezzo più alto.

Beninteso, non voglio creare un procurato allarme, per tale ragione di seguito chioserò in maniera circostanziata.

Vediamo in maniera più specifica come queste dinamiche si sono generate.

La scaturigine dell’avvenimento è stato innescato dai Pianeti più spirituali dell’Astrologia, in quanto sotterranei e Trans-Individuali, ossia Plutone, ed i Trans-Plutoniani, Eris e Sedna.

Nella mitologia Plutone è il più temuto degli Dei dopo Giove, per i suoi giudizi implacabili e sferzanti, oltreché per il suo aspetto ripugnante e la sua naturale deformità. É effigiato accigliato, dal truce sembiante, dalla barba folta e crespa, che brandisce una forca. Solo Orfeo lo mosse a pietà quando lo impetrò per la resa della sua cara Euridice.

Plutone rinserra un ruolo dicotomico nel nome.

Come Ade, l’’Invisibile’, Dio degli Inferi o del Tartaro, dell’oltretomba, Dominus dell’Averno e Dio dei Morti, in fosca rappresentazione come Serpente insieme a Cèrbero, cane tricipite, acciambellato ai suoi piè, regna impietoso dato che non consente a nessuno dei suoi sudditi di ritornare fra i viventi.

Ma anche venerato nei Misteri Eleusini, quale Dio Metamorfico, che guida l’Iniziato nella Catàbasi agli Inferi e all’Anabasi Vittoriosa, la Trionfale Rinascita. Esiodo nella sua Teogonia lo cita col nome Pluto, ossia: “elargitore d’opulenza”.

Partecipò alla pugna della Titanomachia e i Ciclopi lo armarono di un elmo che rendeva invisibile chiunque lo indossasse, simile a quello di Sigfrido nella mitologia germanica. Fu indossato anche da altre divinità quali Atena e dall’eroe Perseo. Difatti Plutone agisce nell’ombra, sotterraneamente, lungi dagli sguardi dei mortali.

Eris, la sua Paredra astrologica, per la Mitologia, incarna la Dea della Discordia e della Contesa. Per Esiodo, nella sua Teogonia, è una delle Forze Primordiali che generarono Nyx, la Notte. E a sua volta ella generò i suoi figli quali astrazioni: Ponos, la Pena, Lete, l’Oblio, Limos, la Fame, Algos, i Dolori.

Omero ne tratteggia un quadro veristico, cita: «…una piccola cosa, all’inizio…» che si amplia fino ad «…avanzare a grandi falcate sulla terra, con la testa che giunge a colpire i cieli…», attribuendole l’appellativo di “Signora del dolore”.

Esopo narra che Eracle trae insegnamento da Atena che avverte l’eroe dell’aporia che rinserra la Dea: ‘Più la combatti e più diventa imponente, trasmodando’.

Nelle Opere e i Giorni, Esiodo, apporta un distinguo anch’esso dicotomico. L’Eris figlia della Nyx, funesta, perniciosa e deleteria. Ed un’altra che incarna lo Spirito d’Emulazione, che rende gli uomini gelosi dei talenti dei propri simili, istigandoli a far bene e meglio degli antagonisti. Come Esiodo rettamente cita, disvelando il drappo funereo che assorta l’ammanta, Eris ci induce a travalicare i nostri limiti.

Sedna è la Dea del Mare e delle Profondità presso la Tradizione Mitologica degli Inuit. La Grande Madre, l’Acqua Salvifica, il Mare e l’Abisso che instilla e nutre la vita e protegge le creature che, benevola, ha generato. Per questa popolazione eschimese di Tradizione Sciamanica, il Mare e l’Abisso sono indistinguibili, omogenei, organici ed indivisibili. Per tale ragione Sedna significa “quella lontana e in basso”. Quella che vive nell’Abisso.

Andiamo ai tecnicismi di carattere Astrologico.

Se analizziamo il fenomeno tramite l’Astrologia Mondiale osserviamo che l’evento ha conosciuto l’abbrivio nella prima decade di Febbraio 2016, quando è principiata la Quadratura di Plutone su Eris, ed il flagello conoscerà la sua estinzione a fine Ottobre 2025.

La piaga della Pandemia è divenuta palese in Italia tra la fine di Gennaio e inizio Febbraio 2020, quando il triplice transito in Stellium di Giove, Saturno e Plutone nel segno del Capricorno formava un aspetto di Quadratura con Eris in Ariete. Difatti i primi casi si sono registrati il 30 Gennaio 2020.

Nello specifico Giove, rappresenta l’espansione e la piena manifestazione di ogni fenomeno, pertanto con esso la Pandemia s’è appalesata.

Saturno, la sua più completa antitesi, con frustranti restrizioni, veti e divieti. Purtroppo abbiamo conosciuto il lockdown o l’isolamento.

Plutone nel suo aspetto negativo apporta, sofferenza, terrore, devastazione e morte, anche tramite il fuoco. Non dimenticheremo mai i mezzi blindati in processione che avanzavano in direzione dei sepolcreti con il loro carico di corpi cremati.

Per quanto concerne i decessi, la Calamità ci darà una tregua parziale da fine Dicembre dell’anno in corso, quando lo stesso Stellium si diraderà e Giove e Saturno transiteranno nel Segno dell’Acquario. Non si esperiranno più condizioni di segregazioni come in passato, ma per via della presenza dei Pianeti summenzionati in Acquario, fra la popolazione vi sarà un grande desiderio di riallacciare contatti. Quest’ultimi però saranno rarefatti per l’imposizione di norme restrittive e di distanziamento sociale. La conclusione dell’emergenza e della belligeranza in corso e la vedremo soltanto, come già ribadito, dal Novembre del 2025.

Con Urano in Toro, entrato già nel Maggio del 2018, ci sarà una mutazione per quello che concerne le norme alimentari e di prevenzione, oltreché una crescita consistente del mercato azionario. A questo seguirà un rimbalzo economico post Pandemia quando Urano andrà in Trigono a Plutone, dall’Agosto 2023 al Maggio del 2031. In quel periodo saranno varate delle riforme mondiali e nazionali di carattere economico che incentiveranno la produzione e vi sarà un’ulteriore fiammata dei mercati azionari. Anche le Scienze e le Tecnologie faranno un balzo rilevante.

Se contempliamo la natura e le caratteristiche astrologiche di Eris ed analizziamo gli sviluppi della Pandemia, questa è stata minimizzata da i più grandi ‘Soloni’ dei tempi odierni, ma s’è rivelata una potenziale ecatombe dai risvolti imponenti. Tutto questo si protrarrà sino a che non si consumerà definitivamente la Quadratura di Plutone su Eris.

Sedna, il Dodicesimo Pianeta Astrologico, completa la Serie Planetaria creando la giusta corresponsione fra gli stessi, i Segni e le Case. Nel Linguaggio Esoterico il Numero 12 assurge al valore esprimente la Creazione. Platone nel Timeo cita: “…e quando il dio cominciò ad ordinare l’universo, o, in principio il fuoco, l’acqua, la terra e l’aria, che pure avevano tracce delle proprie forme, si trovavano in quella condizione in cui è naturale che ogni cosa si trovi quando il dio è assente…”.

Proseguendo nella descrizione della strutturazione che Dio infuse nella modellazione dell’Universo: La figura del corpo che così è formata è quella cubica, ed ha per base sei tetragoni equilateri piani. Vi era ancora una quinta combinazione, di cui il dio si servì per decorare l’universo.

Questa quinta combinazione è il Dodecaedro, solido composto da 12 Pentagoni, che corrisponde al Quinto Elemento, ossia l’Etere. La riduzione bidimensionale coincide col Simbolo dell’Esagramma, ovvero il Sigillo di Salomone, che si potrebbe mirabilmente compendiare con il concetto certamente ossimorico, bensì pertinente, della Coincidentia Oppositorum. La Coincidenza degli Opposti, la Sintesi Divina. Locuzione coniata da Nicola di Kues (Nicola Cusano) nel suo De Docta Ignorantia.

Ulteriore testimonianza si ritrova nel Simbolo del Tao, ‘Principio’ ed Armonia di tutte cose create. E se crediamo anche nell’affermazione latina “Nomen Omen”, il Pianeta Sedna, come designazione astronomica alternativa riporta il codice: 2003 VB12.

Ma v’è la luce in fondo al tunnel. La Divinità ci soccorre.

Il Trigono di Plutone con Sedna, quello che dovrebbe permutare la Coscienza Collettiva dell’Umanità e far si che i ‘Dormienti’ siano ‘Risvegliati’, è iniziato il 4 Febbraio del 2017 e si concluderà nella prima decade del Settembre 2032.

In questo periodo ben preciso sarà in atto la ‘Mutatio’.

La riedificazione è in atto. Il devastatore Infero e Stigio si trasmuterà nel fabbricatore della Coscienza Evoluta e Transpersonale, nella Coscienza Collettiva, ampliandola. Questa, per induzione e risonanza trasmoderà inesorabilmente nell’Infinità, nella Coscienza Universale, tracollando prima nell’Abisso. Poi, svettando verso la Sublimità.

Sarà l’Epos delle Tenebre Corrusche. L’Immanifesto prende Verbo, Forma e Sostanza.

Alcuni cominceranno ad alzare gli occhi al cielo e comprendere che possono estendere la lungimiranza del proprio sguardo, delle proprie vedute, altri, che già erano proclivi ed avvezzi, saranno scienti che la Metamorfosi è principiata.

In un processo di Ampliamento ed Estensione della Consapevolezza ci si renderà conto che truci gruppi bramosi di potere, per controllare, orientare ed ottundere le nostre vite, volevano instillare in seno il seme dell’odio, dell’insipienza e della paura, ma che la verità, che perpetua solinga, discosta ed univoca e non conosce altro che se stessa, sbaraglierà e dissiperà le fosche caligini.

Quando, dal tenue impalpabile lucore, che sottende l’Aurora, sorgerà quella parte di umanità invitta, si sarà realizzata la Profezia.